Possibile modificare la concessione senza una nuova procedura di attribuzione
Ciò vale anche con riferimento ad una concessione inizialmente attribuita ad un’entità in house, malgrado che il concessionario sia stato nel frattempo privatizzato

La possibilità di modificare, a certe condizioni, un contratto di concessione senza una nuova procedura di attribuzione si applica anche ad una concessione inizialmente attribuita ad un’entità in house, malgrado che il concessionario sia stato nel frattempo privatizzato. Questo il punto fermo fissato dai giudici (sentenza del 29 aprile 2025 della Corte di giustizia dell’Unione Europea), i quali, esaminando una controversia relativa all’estensione di concessioni, esistenti in origine per la gestione delle aree di servizio sulle autostrade tedesche, alla costruzione e alla gestione di punti di ricarica per veicoli elettrici, hanno precisato che alla possibilità di procedere, a determinate condizioni, all’estensione della concessione, però senza una nuova procedura di attribuzione, non si oppone il fatto che la concessione sia stata inizialmente attribuita ad una entità in house, laddove il concessionario sia stato nel frattempo privatizzato. Non è necessario, poi, verificare la regolarità dell’attribuzione iniziale della concessione, nel caso in cui sia scaduto qualsiasi termine per contestarla. Inoltre, la condizione attinente al fatto che la necessità della modifica deve essere determinata da circostanze imprevedibili significa che tali circostanze impongono di adattare la concessione iniziale al fine di garantire che possa proseguire la corretta esecuzione di tale concessione. Utile fare riferimento a qualche dettaglio della specifica vicenda per comprendere meglio la questione. All’incirca il 90 per cento delle aree di servizio sulle autostrade federali tedesche sono gestite dalla ‘Autobahn Tank & Rast’ e dalla ‘Ostdeutsche Autobahntankstellen’ sulla base di circa trecentosessanta contratti di concessione conclusi con lo Stato tedesco. Successivamente, lo Stato ha esteso tali concessioni esistenti, senza procedura di attribuzione, alla costruzione e alla gestione di punti di ricarica per veicoli elettrici sulle aree di servizio suddette. ‘Fastned ‘, che gestisce simili punti di ricarica in Germania, ha contestato l’estensione della concessione. In sostanza, duecentottanta di queste trecentosessanta concessioni erano state inizialmente attribuite senza procedura di gara al predecessore dei due gestori in questione tra il 1996 e il 1998, per una durata massima di quarant’anni. All’epoca, tale predecessore era detenuto al 100 per cento dallo Stato tedesco, prima di essere interamente privatizzato. Per ‘Fastned’, quindi, l’estensione delle concessioni ai punti di ricarica elettrica è invalida, in quanto avrebbe dovuto essere preceduta da una procedura di attribuzione a livello dell’Unione Europea. Decisivo, quindi, il riferimento alle norme comunitarie relative all’attribuzione di concessioni che, per il loro valore, devono, in linea di principio, essere aperte alla concorrenza. Ancor più nello specifico, centrale è la norma che permette, a determinate condizioni , di modificare una concessione esistente senza una nuova procedura di attribuzione, qualora la necessità di tale modifica sia determinata da circostanze imprevedibili. Secondo ‘Fastned’, questa norma non si applica a concessioni che, in origine, non sono state attribuite nell’ambito di una procedura di gara. I giudici comunitari ribattono che la norma in questione si applica anche nel caso in cui la concessione sia stata inizialmente attribuita, senza una procedura di evidenza pubblica, ad una entità in house e la modifica dell’oggetto di tale concessione venga effettuata ad una data in cui il concessionario non riveste più la qualità di entità in house. Tale norma non esige, in sostanza, che i giudici nazionali verifichino la regolarità dell’attribuzione iniziale di una concessione in occasione di un ricorso inteso all’annullamento di una modifica di quest’ultima, qualora sia scaduto qualunque termine per contestare tale attribuzione iniziale. Inoltre, si determina la necessità di modifica di una concessione nel caso in cui circostanze imprevedibili impongano di adattare la concessione iniziale al fine di garantire che possa proseguirne la corretta esecuzione.